giovedì 11 agosto 2016

Abbigliamento Medievale 2



Oggi vi presentiamo un breve brano tratto dal Piccolo Manuale del vestiario medievale redatto dalla compagnia degli Arcieri del Lago, per scaricare l'intero manuale basta andare sul sito web 
e scaricare l'apposito download
 
ABSTRACT

Abbigliamento Militare europeo

"Fino alla nascita delle Compagnie di ventura i combattenti sia dei feudi sia dei comuni erano gente normale strappata alle quotidiane attività per le riviste, le battagliole, le cavalcate, gli assedi e per le battaglie.
Pertanto il vestito base era quello della quotidianità.
I fanti, gli arcieri, i palvesari, erano di bassa estrazione e vestivano come si addiceva al loro stato. Lo stesso ragionamento di vestirsi secondo il censo valeva per i cavalieri.
La cosa cambiava nel momento in cui scendevano in battaglia.
In base al periodo e a quello che ordinavano gli statuti comunali o i banni del signore feudale, dovevano avere di proprietà oltre le armi anche quello che facilitava la vita militare.
Quindi:-nelle milizie cittadine al abito abituale si aggiungeva una sopravveste
o tabarda con i colori del rione, della porta, del mestiere ecc.-
comunque un sacco da spalla dove mettere il minimo di provviste e vesti di ricambio,-una borsa a tracolla per vettovaglie, piccoli attrezzi e igiene in marcia,-
nel periodo primaverile, autunnale e d’inverno anche le copri scarpe più grandi del solito per riempirle di paglia e stare coi piedi all’asciutto,
Fino al XI secolo le protezioni individuali erano composte (per la fanteria) da una
sovrapposizione di capi di abbigliamento che bastavano per proteggere da botte e dai colpi di piatto.
Ricordo che fino al XIV secolo le fanterie non svolgevano nessuna azione manovrata.
Erano schierate in linea a difesa e stavano lì aspettando le cariche della cavalleria. La battaglia era tra i cavalieri e finiva quando uno prevaleva sull’altro o quando questi 5riuscivano sfondare la massa di fanteria del nemico.
Altre incombenze erano le guardie, controllo delle salmerie, recupero dei feriti,
cattura dei fuggiaschi, sorveglianza dei ponti e dei guadi, azioni di rapina contro i
contadi del nemico. L’unica azione “positiva” era l’assalto ai castelli, null’altro.
Quindi anche le protezioni erano fatte per questo finto guerreggiare.
Dal XI al XIII secolo le protezioni erano fatte cucendo insieme a strati vestiti fatti
con diversi materiali. Quindi la tunica o il copri tunica fatto con strati di lana, pelle, feltro etc. sovrapposto in più strati. Un po’ come le odierne corazze stratificate dei mezzi blindati, ogni materiale ha un'altra proprietà, altra densità, altra resistenza, e insieme una protezione maggiore. In questo modo oltre a proteggere dalle botte serviva anche per proteggere da tagli non particolarmente forti. Era il precursore del gambeson come lo conosciamo oggi.
A tutto questo si aggiungeva l’elmo
e la gorgiera imbottita o in maglia di ferro.


E’ evidente che così aumentava il bagaglio da portarsi appresso, un grande sacco di canapa sulla schiena e via camminare, (non si facevano che pochi kilometri al giorno).
Dal 1200 e passa le fanterie hanno cominciato dividersi per specialità e per arma di appartenenza. Inoltre dalla seconda metà sono comparsi gli “stipendiari”
–mercenari individuali. Aumentando l’armamento offensivo si adeguava l’armamento protettivo, quindi la cotta di maglia integrale o parziale, che permetteva una discreta difesa. La tecnica di combattimento era uguale a prima e quindi aumentava solo il peso di quello
che si trasportava sulla schiena.
Le cose sono cambiate con le Compagnie di ventura, prima metà del XIV secolo.

Innanzitutto perché i militari di mestiere disponendo di molti soldi sia degli stipendi che delle rapine, si vestivano meglio dei loro pari del popolo. Quindi le vesti più belle e più costose.
La fanteria finalmente divisa per raggruppamenti e non più in linea a piè fermo passava al attacco manovrato, non tutti insieme ma battaglia per battaglia (nome di reparto).
Diventando l'azione principale della battaglia doveva adeguarsi anche la protezione.
Quindi copri spalle e copri braccia in lamiera, piastre a lamelle cucite
nel corpetto e piastre integrali sia sul busto che sulle gambe. Questo non solo per i cavalieri ma anche per i fanti, arcieri, balestrieri e tutto il resto che manovrando partecipava direttamente alla battaglia.
Simili atteggiamenti erano in tutte le attività belliche.
Essendo troppo il peso da portarsi sulla groppa, si caricavano i carriaggi con i bagagli personali. Aumentava così il treno logistico che poi alla bisogna i carri venivano usati come una barriera d’arresto nei confronti delle cavallerie nemiche."

Per i più curiosi o i veri e propri storici del costume medievale consigliamo invece la lettura del testo Come vestivano gli uomini del Decameron di C. Merkel




Ricordiamo che a MEDIOEXPO è possibile visualizzare ed imparare la tecnica della realizzazione della Cotta di Maglia e del Camaglio.
 

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